Si chiama TTIP e potrebbe
rappresentare una vera e propria rivoluzione del commercio internazionale.
Soprannominato come la "Nato del commercio", l'acronimo TTIP
(Transatlantic Trade and Investment Partnership) cela il più importante
accordo di libero scambio che Stati Uniti ed Unione Europea possono
potenzialmente annoverare, e potrebbe condurre a un'accelerazione degli
scambi intercontinentali nel corso dei prossimi anni, per la gioia delle imprese
italiane, europee e americane.
Ma cosa prevede l'accordo
di libero scambio Usa - Ue, e perchè queste negoziazioni potrebbero condurre
alla già citata "rivoluzione" commerciale?
Sulla base delle
ricordate statistiche di partenza, si può cercare di ipotizzare quali
potrebbero essere i risvolti positivi di un accordo che - ricordiamo -
comprende la riduzione dei dazi su beni e servizi, e l'ottenimento di
standard comuni per superare le barriere esistenti in materia di sicurezza,
salute e ambiente. Stando agli auspici delle parti in causa, l'applicazione
dell'accordo potrebbe provocare un incremento della Produzione Interna Lorda
dell'Unione pari allo 0,5%, per equivalenti 120 miliardi di euro.
Stabilito quanto precede,
si tratta tuttavia di superare gli ultimi ostacoli che si pongono nella strada
verso la realizzazione dell'accordo. Tra i tanti, la necessità di sciogliere i
nodi che ostacolano gli scambi tra le diverse sponde dell'Oceano Atlantico,
come quelli relativi alla sicurezza dei prodotti alimentari (si pensi
alle produzioni Ogm o alle normative sulle etichette), o ancora quelli relativi
ai servizi pubblici. Comparti nei quali l'Unione si è detta
impossibilitata ad accettare riduzioni nei livelli di qualità esistenti.
In ogni caso, secondo
diverse opinioni delle parti protagoniste delle trattative, le negoziazioni
TTIP dovrebbero giungere a conclusione già entro la fine del prossimo anno.
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