martedì 22 ottobre 2013

Stati Uniti - Unione Europea: verso accordo di libero scambio

Si chiama TTIP e potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione del commercio internazionale. Soprannominato come la "Nato del commercio", l'acronimo TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) cela il più importante accordo di libero scambio che Stati Uniti ed Unione Europea possono potenzialmente annoverare, e potrebbe condurre a un'accelerazione degli scambi intercontinentali nel corso dei prossimi anni, per la gioia delle imprese italiane, europee e americane.

Ma cosa prevede l'accordo di libero scambio Usa - Ue, e perchè queste negoziazioni potrebbero condurre alla già citata "rivoluzione" commerciale?
 Andando con ordine, possiamo ricordare come già oggi gli Stati Uniti siano il principale mercato per le esportazioni europee, con un valore attestato intorno ai 260 miliardi di euro (in altri termini, su 100 euro di prodotti esportati dall'Europa, 17 sono attribuibili al territorio a stelle e strisce). Di contro, le esportazioni americane nel vecchio Continente pesano per 184 miliardi di euro, contribuendo a generare un business complessivo che sfiora i 450 miliardi di euro.

Sulla base delle ricordate statistiche di partenza, si può cercare di ipotizzare quali potrebbero essere i risvolti positivi di un accordo che - ricordiamo - comprende la riduzione dei dazi su beni e servizi, e l'ottenimento di standard comuni per superare le barriere esistenti in materia di sicurezza, salute e ambiente. Stando agli auspici delle parti in causa, l'applicazione dell'accordo potrebbe provocare un incremento della Produzione Interna Lorda dell'Unione pari allo 0,5%, per equivalenti 120 miliardi di euro.

Stabilito quanto precede, si tratta tuttavia di superare gli ultimi ostacoli che si pongono nella strada verso la realizzazione dell'accordo. Tra i tanti, la necessità di sciogliere i nodi che ostacolano gli scambi tra le diverse sponde dell'Oceano Atlantico, come quelli relativi alla sicurezza dei prodotti alimentari (si pensi alle produzioni Ogm o alle normative sulle etichette), o ancora quelli relativi ai servizi pubblici. Comparti nei quali l'Unione si è detta impossibilitata ad accettare riduzioni nei livelli di qualità esistenti.

In ogni caso, secondo diverse opinioni delle parti protagoniste delle trattative, le negoziazioni TTIP dovrebbero giungere a conclusione già entro la fine del prossimo anno.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.